«Ti ho mai detto che odio essere nato a Dicembre?»
«Si, tipo ottocento volte…“Che schifo fare le feste con il freddo” “Non so mai cosa fare” “Vuoi mettere fare la festa in giardino?”»
«Ok ok, te l’ho già detto…ma adesso non pensavo a quello»
«Che altro ti ha fatto Dicembre?»
«Il segno zodiacale»
«Il Sagittario?»
«Si, lui»
«Ma hai sempre detto che ti piaceva essere un sagittario, c’è nel senso, nella sua inutilità, però non ti ho mai sentito lamentarti…»
«Non mi sto lamentando»
«Ah no, e cosa stai facendo? Complimenti?»
«Una critica»
«Eh certo, adesso si chiama “critica” quando non vogliamo sembrare lamentosi»
«Ma non ho capito, ti apro il mio cuore da sagittario e tu mi pugnali così?»
«Questo non è “pugnalare”, è una critica»
«Sei ridicola, ma giusta»
«Grazie Norbi, ma dimmi, perché ti infastidisce?»
«No ok, non è che mi infastidisce tutto. Sai che non credo molto agli oroscopi, mi divertono, ma non sono il tipo che se vede scritto “cinque stelle su cinque nella categoria lavoro” pensa che diventerà Ceo il giorno dopo!
Ecco, diciamo che sono più realista,ma credo che esistano delle caratteristiche generali legati ai vari segni…e c’è ne una dei sagittari che non ho mai condiviso, e non ho mai creduto di avere.»
«Allora, su questo bel sito dicono che “i sagittari sono sportivi, avventurosi, ottimisti…”, wow quasi mi sembra di vederti. Andare a correre quelle due volte all’anno ti fa sembrare molto sportivo!!!»
«E sicuramente il tuo segno ha come caratteristica la simpatia giusto?»
«Assolutamente»
«Ok, lasciamo perdere i sagittari, lo zodiaco, ecc…secondo te, e rispondimi sinceramente, sono egocentrico?»
«Oddio, sei serio?»
«Si certo»
«Egocentrico non mi sembra…guarda non mi sembri proprio il ragazzo che si pone al centro dell’attenzione»
«Ma credo di non essere egocentrico in quel modo. Mi spiego meglio. Non sono quello che durante una cena tra amici cerca di focalizzare l’attenzione di tutti su me stesso. Non sono quello che esige che tutti ascoltino la sua storia ecc»
«E quindi non sei egocentrico»
«Non in quel modo. Ma ad esempio, in una relazione tra due persone esigo massima attenzione nei miei confronti.»
«Cioè che sia tutta accentrata su di te?»
«No, non tutto su di me. Una relazione è 50 e 50.»
«Quindi non sei egocentrico, semmai sarai geloso.»
«Ma geloso è qualcosa che siamo più o meno tutti, però non so, non esiste un egocentrismo di coppia? Coppia figurata, cioè due persone qualsiasi?»
«Io penso si chiami gelosia, che ha tante sfumature. Quella, secondo me, più comune è il sentimento che si prova quando si pensa di non essere ricambiati allo stesso modo. Per dire, con il mio ex ragazzo ho avuto sempre la netta sensazione che io ci mettevo il 100% nella nostra relazione e lui, forse, il 10%. E non lo faceva con cattiveria, ma penso che ognuno sia fatto a suo modo. Alcune persone preferiscono farsi trascinare che condurre. E le persone che pensano di impegnarsi di più tendono a notare comportamenti sospetti dell’altro e scatta sempre qualche episodio di gelosia. Per dire, io pensavo che il mio ragazzo ci provasse con mia cugina perché si abbracciavano ogni volta che si vedevano.»
«Bé, non conosco né il tuo ex né tua cugina, ma forse era normale essere un pochino gelosi no?»
«Si e no Norb, ma non perché trovi la gelosia un sentimento completamente sbagliato, ma il problema è quello che c’è dietro. La gelosia è provocata, oltre che al non sentirsi ricambiati nel modo giusto, dalla poca fiducia che si ha nell’altra persona. Quello che voglio dire è che essere egocentrici non c’entra in questo caso, perché tutti vogliamo avere maggiori attenzioni dalle persone a cui vogliamo bene, e quando queste non sono come noi ci aspettiamo ci creiamo dei film mentali dove vediamo tradimenti, sotterfugi, segreti, eccetera. E’ umano Norbi, forse anche tu, qualche volta, non ricambi l’affetto o le attenzioni di molte persone che ti vogliono bene, ma non lo fai per cattiveria.»
«No hai ragione, ma perché alcune volte si è convinti che sia normale essere apprezzati o che le persone ti vogliano bene, quindi ci si abitua alle loro attenzioni. Quindi come si fa?»
«Parlare con quella persona potrebbe essere una soluzione, oppure cercare di eliminare tutti i film mentali e concentrarsi sulla realtà.»
«Ma se la realtà è che il tuo ragazzo ci prova con tua cugina?»
«Quella era una mia versione della realtà, e vuoi sapere invece com’era? Il mio ex era in classe con mia cugina all’asilo.»
«Ma dai, quindi si conoscono da vent’anni?»
«Si, e quando me l’ha detto, mi sono sentita una cretina. E ho capito che forse non era il caso di continuare con questa storia»
«Quindi è per questo che ti sei lasciata con Mario?»
«No, non per la storia di mia cugina. Ci mancherebbe. E’ che una relazione devo una persona si impegna al 100% e l’altra il 10% o pure il 30%, alla lunga stanca mentalmente. Non sarei mai riuscita a stare ancora con lui, pur volendogli ancora tanto bene.»
«Capisco…ma senti, lo so che fare domande sui tatuaggi è da idioti, ma cosa significano quelle lettere greche?»
«Significano “io”. »
«Non è un tatuaggio un po’ egocentrico?»
«Assolutamente Norbi, ma ricordati che la più grande mancanza di rispetto è non voler bene prima a se stessi. Preoccuparsi sempre degli altri è una grande cosa, ma perde tutta la sua importanza se ci trascuriamo.»
«Grazie, sei stata preziosa. Ci vediamo»
«Ma dove vai? E il conto?»
«Oggi penso un po’ di più a me e meno agli altri! Addio!»
«Non intendevo…sei pessimo!»
«Lo so!»